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Come fanno i pesci rossi a girare in una boccia di vetro senza impazzire?

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Quando Silvana si ammala di quello che gli psichiatri definiscono genericamente “psicosi”, sua figlia Simona e il genero Maurizio, per evitare di impazzire con lei, utilizzano ogni via di fuga per troncare i deliri paranoici della donna.
Perché una malattia mentale coinvolge a tal punto la famiglia del malato da rischiare di portarsi appresso tutti, come mobili da giardino dopo un uragano: dal cane al gatto, dalla figlia alle badanti, dai vicini di casa al genero. Tutti sull’orlo del baratro, dal quale Maurizio ci racconta, con disincantata e politicamente scorretta ironia, di una famiglia che si stringe attorno alla suocera, di una figlia ritrovata, di un padre egoista e di due sorelle ego-riferite, tra speranze di guarigione, ricoveri coatti, scene surreali e una folle via crucis in cerca di una struttura idonea che aiuti tutti a sopravvivere.
Il racconto scanzonato ma non per questo meno veritiero di una famiglia che saltella senza rete di protezione sul sottilissimo filo che demarca i sani dai folli.

Lo scrittore Sbordoni,io lo adoro! Inizi leggendo la prima seconda pagina e non ne puoi fare a meno di leggerlo fino alla fine. Lui riesce a raccontare faccende della sua vita in modo ironico. Riesce anche farti ridere. Farti dimenticare,per un momento quello che si prova quando ti trovi in quella realtà. Io,ho letto tutti i sui libri. E non sono stata mai delusa. Non vedo l'ora che lui scrive il prossimo libro! Grazie per i momenti belli che mi regali con i tuoi romanzi!

Daniela

Un bel libro che affronta con delicata ironia il tema della malattia e della fragilità umana. Ho amato teneramente Simona con la sua amara consapevolezza di aver quasi perso le proprie radici di fronte ad una madre che non riconosce più e Silvana con la sua follia, la sua libertà di dire cose scomode, perchè, in fondo, siamo tutti un po' folli, soprattutto quando non riusciamo più a comunicare con un mondo che percepiamo ostile e inadeguato. Grazie, Maurizio, per avermi "toccato e cambiato".

MariaPia Dalacchi

Divertente, commovente, amaramente, dolcemente vero.

Paola

«Quelli che mi lasciano proprio senza fiato, sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.» (Salinger, "Il giovane Holden") Mentre ridevo con le lacrime agli occhi e piangevo sorridendo, non facevo altro che pensare che volevo telefonare a Simona, la protagonista, per chiederle se voleva diventare mia amica! Ho ordinato "Quarks!" perché incuriosita dallo scrittore, dopo aver letto "Stavo soffrendo, ma mi hai interrotto". Non solo ho confermato la mia idea sull'autore, ma devo dire che questo lavoro mi ha colpita molto di più. È frizzante e garbato, affronta una tematica davvero delicata - la malattia, ma sotto un'altra sfumatura, un tema di cui raramente si parla in Italia: la difficile condizione di una famiglia che si stringe intorno a una malattia mentale, un tema che Sbordoni ha affrontato con profondità ma anche con tutta la leggerezza di cui è capace.

Eleonora Costanza

Sbordoni dovrebbe pubblicare almeno un libro all’anno. Un autore dall’ironia dissacratoria e politicamente scorretta che ricorda certi autori inglesi di gran fama, ma è italiano. Un libro del quale si apprezza ogni cosa: il titolo, la copertina, i protagonisti, la struttura e lo stile. Il romanzo, autobiografico, è estremamente coinvolgente e lieve nonostante la drammaticità del tema trattato. Finalmente qualcosa di diverso!

Paola

Io l'adoro, questo Sbordoni. Avevo già letto il suo primo e questo non delude le aspettative. Trovo unico il suo modo dissacrante, mai banale, di raccontare le sfighe della vita. Il libro parla della malattia mentale della suocera, patologia che "infetta", come fosse un virus, tutta la famiglia. Commoventi le lettere della figlia. Un libro profondo trattato con tratto leggero. Divorato in due giorni, consigliatissimo.

Orsetto

Ho letto d'un fiato questo libro, davvero bello. Scritto bene, le pagine volano una dopo l'altra. Sbordoni riesce a descrivere la difficile realtà della malattia mentale e delle conseguenze sulla vita dei familiari in maniera incredibilmente leggera ed ironica, strappando anche diversi sorrisi. Lo consiglio perché è un libro delicato, divertente, toccante.

Tabita Frollini

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Paperback, Hardcover, Audiobook, Audio CD, Kindle