Insegnanti, poeti, manovali, filosofi, impiegati, disoccupati, studenti, genitori accorati per un figlio, ognuno di loro ha un potenziale bestseller nel cassetto, anzi nel computer. Pronto a essere inviato a un editore.
Sono centinaia di migliaia gli italiani che scrivono, anzi milioni.

L’Editore Maurizio Sbordoni raccoglie il loro lamento raggruppando una piccola e variegata selezione delle loro missive scombiccherate, sgrammaticate, pazzotiche, autoreferenziali, scollate dalla realtà.
Le loro possibilità di trovare un posto nel suo catalogo sono pari a quelle di chi bulina queste righe di partecipare, un giorno, alla finale del singolare nel torneo di Wimbledon. Eppure ci provano, senza pietà.
È uno scontro fra titani perché oramai lo sanno anche i casellanti dell’Autostrada del sole che Sbordoni pubblica esclusivamente libri scritti di suo pugno. Lo ripete fino a rimanere afono in ogni fiera editoriale alla quale partecipa e lo ha scolpito nel bronzo sul suo sito web.
Dunque, perché tentare? Questo libro è la risposta.
Un dettaglio accomuna le persone che inviano le mail. Nessuno di loro parla dei libri che ha letto, mai un cenno ai volumi che giacciono sulle loro scrivanie o sul comodino. Quali libri frequenti questa folla di questuanti per un posto al sole nessuno lo saprà mai.
Se si potesse sbirciare nelle loro case (anzi tra le fotografie dei loro social) le fotografie di scaffali di libri o copertine sarebbero tendente allo zero assoluto. Perché il loro unico desiderio è essere pubblicati. Nulla gli importa di leggere Archiloco o Umberto Eco.
Loro manoscrivono, impaginano, correggono, editano milioni di caratteri per un potenziale pubblico che esiste solo nelle loro proiezioni mentali. Se il mondo finisse domani e non ci fossero più potenziali lettori smetterebbero immediatamente di scrivere, gli importa nulla di ipotetiche civiltà aliene pronte a raccogliere il nostro sapere.
Forse un libro come questo è il giusto deterrente a ogni invasione extraterrestre, ma anche da guerre e conflitti perché fa ridere fino alla commozione. Andrebbe lanciato nello spazio siderale in una capsula senza altre spiegazioni, verrebbe recuperato tra tremila anni al grido di: “Ecco la bibbia marziana, qui è raccontato cosa accadde all’Uomo nel terzo millennio!”.
Ma per ora lo scontro è in atto e questa è la cronaca.
Un duello all’ultimo sangue con l’editore che si risolve con una vittoria da ambo le parti, un risultato impossibile nel mondo reale: i sedicenti scrittori sono riusciti a farsi pubblicare ma rimangono comunque nello sprofondo del loro anonimato condominiale. Meritatamente ignoti.